SBUGIARDATE CON DUE PAROLE LE FALSITA’ SUL PERICOLO DELLE MULTINAZIONALI

 

Nella gestione degli stabilimenti balneari non esistono forti economie di scala. Nei Paesi dove le gare già esistono, non si assiste a forme rilevanti di concentrazioni. In ogni modo questo eventuale problema si potrebbe affrontare limitando il numero di concessioni in ogni Comune “.

Con queste poche parole riprese da un articolo pubblicato il 29 dicembre 2022 sul quotidiano il Secolo XIX dal titolo: “Bagni. Delusi i titolari degli stabilimenti. << vogliamo Garanzie >>, il Prof. Maurizio Conti ordinario di politica economica dell’Università di Genova smonta ex cathedra la “bufala” (una delle tante) che come un disco incantato la politica e le associazioni dei balneari immettono continuamente nel circuito informativo per provare a impietosire e/o plagiare la pubblica opinione che però, ormai, ha imparato a conoscere compiutamente la vergogna tutta italiana, questa sì che connota il nostro Made in Italy, delle concessioni demaniali a scopo turistico ricreativo. Ad adiuvandum nello stesso articolo il Prof. Francesco Munari, ordinario di diritto dell’Unione Europea, replicando alla fantasiose richieste di Maurizio Gasparri di Forza Italia che vorrebbe ulteriori proroghe rispetto alla scadenza del 31.12.2023-24 prevista dalla Legge sul Mercato e la Concorrenza del 2021 spiega che : “La Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è già pronunciata, prima del Consiglio di Stato, con una condanna dell’ Italia per il mancato rispetto della Direttiva (Bolkestein), che ha invalidato le concessioni. Il legislatore italiano non può dar validità ad atti che il diritto dell’Unione ha invalidato. Altrimenti va incontro ad una procedura di infrazione con multe molto salate.”

Gioco, partita, incontro, se ce ne fosse bisogno.

Le due autorevoli fonti giuridiche, a fronte dei continui nostalgici revanscismi anti-unionali e anti-concorrenziali che rivorrebbero in vigore il diritto di insistenza, i rinnovi automatici ecc… hanno liquidato con poche righe la questione concessoria nel suo corretto svolgersi prospettando anche potenziali scenari futuri, alcuni da perseguire (limitazione a livello comunale delle concessioni), altri totalmente da scongiurare (apertura di una nuova procedura di infrazione contro l’Italia).

Roberto Biagini

Coordinamento Nazionale Mare Libero